Erano anni che sognavo di visitare Berlino. Studiando tedesco al Liceo mi rimasero impresse nella mente le immagini di quel fatidico 9 novembre 1989 che il professore ci faceva vedere per allenare la comprensione linguistica utilizzando i telegiornali del tempo. Successivamente, durante un corso di storia e letteratura tedesca, mi ritrovai a dover presentare una tesi su un argomento a scelta riguardante la capitale e io scelsi " l'arte del Muro: graffiti e murales". Mi si aprì un mondo che non conoscevo e mi ripromisi che avrei dovuto assolutamente vedere dal vivo ciò che avevo presentato in Powerpoint.
Purtroppo -come spesso accade quando le aspettative sono così alte- si può rimanere delusi. Forse colpa del grigiore invernale che mai rende giustizia alle città ma ho impiegato quasi tre giorni per farmi un'opinione di Berlino e sono arrivata alla conclusione che non è una città da vedere, ma da vivere, possibilmente a lungo per assaporarne la vera essenza.
Non fraintendetemi...non dirò mai che la porta di Brandeburgo non è un monumento degno di fotografia o che l' Holocaust Mahnmal non sia toccante, ma passeggiando per i lunghi viali ho avuto sempre la sensazione di essere catapultata indietro nel tempo, in quegli anni '80 sovietici che avevo visto in televisione, con un'architettura imponente che mi faceva pensare a mille occhi nascosti dietro le finestre e impauriti da quello che stava succedendo nel mondo, in Germania, in una Berlino spaccata a metà.
Mi sembrava di respirare l'assurda politica di allora e solo Potsdamer Platz con la sua modernità mi ha riportato nel 2015. Per i primi tre giorni ho giudicato Berlino quadrata, grigia, anni '80.
Poi la parentesi natalizia dei tanti mercatini ci ha catapultato in un'atmosfera ovattata deliziando olfatto e gusto (e come dico sempre "il vin brulé scalda l'anima"); abbiamo curiosato tra le bancherelle del mercato delle pulci, passeggiato per quartieri residenziali e scoperto locali caratteristici e unici, scoprendo forse la Berlino vera, quella dei (pochi) Berlinesi che vi abitano, ma che comprano l'albero di Natale e se lo portano a casa in metropolitana. Abbiamo visto la Berlino dai bei palazzi e quella dei garage ricoperti di graffiti, le vie dello shopping internazionale e le botteghe vintage accanto ai ristorantini etnici, pezzi di muro qua e là e mille cantieri aperti visibili dal Panoramapunkt in Potsdamer Platz. Una città sospesa tra un passato che vuole dimenticare ma che si percepisce forte nell'angosciante Topografia del Terrore e un futuro fatto di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo che sperano di realizzare qui i loro sogni.
Berlino è una città che ha sofferto moltissimo nella storia, è stata bombardata, distrutta, ricostruita e poi divisa e ora si afferma come la capitale più cool d'Europa; ed è per questo che dovrò ritornare, per osservarla, capirla e viverla. E allora...aufwiedersehen Berlin!
Avendo a disposizione quattro giorni abbiamo scelto di non visitare i musei famosi della Museuminsel, nonostante ce ne siano alcuni veramente degni di nota. Dato il mio fortissimo interesse nei riguardi della storia del Muro ci siamo dedicati molto a musei (peraltro gratuiti)e luoghi storici legati alla divisione delle due Germanie.
- EAST SIDE GALLERY: imperdibile tratto di muro che testimonia la sofferenza creata dalla divisione della città e dipinta dai grandi Thierry Noir, Birgit Kinder e Kani Alavi. Alcuni sono in fase di "pulitura" e protetti da transenne. La troverete un'esperienza emozionante se riuscirete ad evitare i tantissimi pullman che sostano a bordo strada.
- GEDENKSTATTE BERLINER MAUER: il più importante monumento che ricorda le vittime del Muro che correva lungo Bernauer Strasse. Il sito spiega gli elementi di cui era composta la barriera divisoria compresa la terribile "striscia della morte". Dall'altra parte della strada c'è un bookshop dove proiettano filmati originali di quegli anni.
- TRANENPALAST: comodissimo da raggiungere poiché dietro a Friedrichstrasse Banhof. Rappresenta un interessante spaccato della vita quotidiana ai tempi del Muro: si tratta infatti del luogo dove i berlinesi dell'Est dovevano dire addio ai loro parenti occidentali venuti in visita e dove sono raccolti ora foto e oggetti dell'epoca.
- CHECKPOINT CHARLIE: era il principale punto di passaggio per gli alleati e i diplomatici che avevano il permesso di transitare tra le due parti della città. Diventato molto turistico merita una visita per l''esposizione fotografica gratuita che si trova dall'altra parte della strada.
- ALEXANDERPLATZ: vestita a festa sembra anche una bella piazza, dominata dall'imponente Fernsehturm (368m) con tanto di ristorante panoramico.
- TOPOGRAFIA DEL TERRORE: la mostra fotografica sorge nel luogo che un tempo era sede delle istituzioni più temute del Terzo Reich. Il percorso - completamente gratuito - illustra i passi dell'ascesa al potere del Nazionalsocialismo e le barbare conseguenze in Germania e in Europa. La visita è molto toccante e non vi lascerà indifferenti.
- POTSDAMER PLAZT: la piazza di presenta oggi come il centro nevralgico della città
reinterpretando in chiave moderna ciò che era prima della guerra. Uffici, negozi e grattacieli fanno da cornice ad alcuni segmenti del muro (tra i quali il frammento dipinto da Thierry Noir) e sculture all'aperto di Keith Haring. Sembra impossibile che negli anni della divisione delle due Germanie questa piazza fosse un piazzale sterrato e deserto situato al confine dei territori americani e russi. Solo dopo la caduta del muro il nuovo centro commerciale e direzionale è diventato simbolo della ricostruzione della città. - PANORAMAPUNKT: l'ascensore più veloce d'Europa vi porta in men che non si dica a m100 per una vista a 360° sulla città. Sulle pareti di mattoni rossi una mostra fotografica racconta la Berlino bombardata prima e divisa in due poi. Un interessante percorso per capire meglio la storia travagliata e complessa della capitale tedesca. La salita costa € 6,50.
- BUNKER DI HITLER: nulla resta della roccaforte sotterranea che ospitò Hitler nell'ultimo periodo della sua vita. Completamente raso al suolo dai Russi durante l'avanzata ospita oggi un parcheggio e un pannello informativo che lo descrive.
- PORTA DI BRANDEBURGO: porta di accesso alla città è sicuramente una tappa obbligata. All'epoca del muro era intrappolata nella Berlino Est mentre oggi è sede di ambasciate. Da qui inizia il lungo viale Unter den Linden, di cui una parte è pedonale, mentre alle sue spalle vale una passeggiata l'enorme parco cittadino Tiergarten.
- REICHSTAG: il centro del potere politico tedesco si presenta come un imponente edificio sormontato da torri ai quattro angoli e da una possente targa in bronzo che riporta la scritta " Al popolo tedesco". La visita alla cupola di vetro è gratuita ma va prenotata con largo anticipo sul sito www.bundestag.de oppure bisogna presentarsi la mattina presto all'ufficio prenotazioni anstistante il Parlamento e registrarsi. Vengono fornite audioguide gratuite anche in Italiano che accompagnano lungo il percorso a spirale fino ad arrivare in cima, da dove si gode una vista mozzafiato.
- MAUERPARK: ritrovo di Berlinesi e turisti la domenica, quando un grande mercato delle pulci espone oggetti d'antiquariato utili e di dubbio gusto, cianfrusaglie inutili e abiti originali vintage, idee regalo e bigiotteria, ricordi dell'era comunista, vinili e vecchi mobili. Per una pausa dallo shopping ci sono bancarelle di cibo etnico e biergarten.
A Berlino non morirete certo di fame, tantomeno di sete! Dagli eleganti Café alle stube tipiche passando per Street food e birrerie bavaresi l'arte di stare a tavola è arrivata anche qui. Ecco dove abbiamo speso la maggior parte dei nostri soldi.... :
- Nel quartiere di Kreuzberg non potete perdere l'evento settimanale del giovedì: Lo Street Food Thursday. Dalle 17 alle 22 nel mercato coperto Markthalle Neun potrete gustare piatti completi e cibo di strada proveniente da ogni angolo del pianeta a prezzi assolutamente accessibili. Noi abbiamo provato delle polpette di polpo giapponesi e crepes cioccolato e banana, il tutto ovviamente annaffiato da una dissetante Radler!
- MAX UND MORITZ: in realtà non siamo riusciti a cenare perché era strapieno, ma la sua notorietà sul web e il menu esposto ci ha lasciato con l'acquolina in bocca.
- CURRYWURST: andare a Berlino senza mangiare il Currywurst sarebbe come venire in Italia e non provare la pizza. Ogni chiosco di strada li serve nel panino morbido, con aggiunta volendo di ketchup o mayonese e patatine fritte. Addirittura ci sono i Currymen, venditori ambulanti di wurstel. La cosa divertente è che non c'è un'ora precisa per mangiarli, ma ogni momento della giornata è buono!
- AUGUSTINER AM GENDARMENMARKT: è una birreria bavarese dove si possono gustare stinco di maiale, wurstel di ogni tipo, brezel e altri piatti tipici della tradizione del sud. Frequentato anche dai locali, è un luogo dove riscaldarsi durante le fredde giornate Berlinesi. I prezzi sono medio-alti per lo standard della città. La birra - inutile dirlo - eccezionale.
- ZUR KLEINEN MARKTHALLE: piccolo, rustico e intimo non lontano da Moritzplatz. Servono piatti della tradizione tedesca ad un prezzo davvero onesto. Da provare assolutamente la zuppa di funghi e aglio!
- BERLINER REPUBLIK: è un piccolo locale vicino alla fermata Friedrichstrasse dove i prezzi delle birre variano ogni 5 minuti come in Borsa! Sugli schermi posizionati nel locale scorre l'andamento della domanda/offerta dei drink e si deve ordinare prima che il prezzo cambi!
MERCATINI DI NATALE
Devo ammettere che se non fosse stato per tutti i mercatini natalizi presenti a Berlino, non avrei giudicato la città allo stesso modo: le luci, i profumi e le musiche creano un'atmosfera di festa ovattata e serena e invogliano ad una sosta golosa e rifocillante.
Alla continua ricerca di vin brulé e di altre delizie ne abbiamo visitati molti. Ecco si seguito la mia opinione:
- MERCATINO DI ALEXANDERPLATZ: nonostante ci avessero detto di evitarlo perché troppo turistico abbiamo deciso di farci un salto e di fermarci anche a mangiare. E' abbastanza grande e ci sono molte casette di legno che vendono oggetti natalizi, articoli regalo, dolci e molti altri cibi. Mi sono piaciuti molto il grande carillon e la giostra coi cavalli. I prezzi sono leggermente più alti degli altri mercatini, ma non improponibili.
- ROTES RATHAUS: in un parco poco lontano da Alexanderplatz c'è questo piccolo ma delizioso mercatino molto meno affollato. Lo stile è ovviamente lo stesso: casette di legno che vendono ogni golosità dolce e salata. Quando si prendono il vin brulé o lo Jagertee si paga una cauzione che viene restituita quando si riconsegna la tazza, altrimenti si possono tenere e collezionarle tutte! All'ingresso c'è anche la pista di pattinaggio.
- AM GENDARMENMARKT: questo grande e affollato mercato natalizio si trova nella piazza tra le due chiese gemelle. Nei giorni feriali si paga l'ingresso di € 1. Qui, oltre a Biergarten e cucine a vista, ci sono intagliatori di legno e musicanti.
- POTSDAMER PLATZ: la pioggia ci ha spinti a ripararci sotto le casette di legno di questo piccolo mercato non eccezionale se non per la presenza di una pista da sci per bambini e altri intrattenimenti per i più piccoli.
- SPANDAU: il mercato natalizio di Spandau (a circa 20 minuti di metro da Alexanderplatz) è sicuramente il più autentico, grande e divertente della città. Per tutto il quartiere si snodano le solite casette di legno dove viene venduto ogni genere di leccornia, da mangiare e da bere! E inoltre, abbigliamento invernale, giostre per bambini e decorazioni. L'atmosfera è davvero magica, con le famiglie che portano i bimbi a mangiare lo zucchero filato e i cori che intonano canti natalizi.
- MERCATO DI SANTA LUCIA A KULTURBRAUEREI: è un pittoresco mercatino natalizio all'interno della vecchia fabbrica di birra. La particolarità sono le capanne in stile scandinavo che vendono oggetti e prodotti del nord Europa.