Osservo questa distesa infinita di croci bianche senza parlare. Sono migliaia, allineate in una perfezione quasi maniacale e sembrano perdersi nel verde brillante dei prati all'inglese senza un filo d'erba fuori posto. Tutto tace, le placide acque del canale della manica lambiscono le spiagge sabbiose senza troppe onde. In riva, famiglie felici si godono uno splendido sole novembrino.


Il sole sta per tramontare e noi ci dobbiamo rimettere in marcia. Dò un ultimo sguardo a questa spiaggia meravigliosa e tutto apparentemente tace, ma posso ancora sentire le urla dei fantasmi che vagheranno per sempre in questi tristi luoghi.
COSA VEDERE:
Le spiagge dello sbarco si estendono per decine e decine di chilometri a nord della Francia e sono Utah, Omaha, Gold, Juno e Sword; tutta la zona è ancora molto ricca di testimonianze e solo girando in auto per le campagne si possono vedere bunker, resti di carri armato e batterie. Abbiamo visitato la regione prima di attraversare Bretagna e Loira.
Non avendo molto tempo a disposizione abbiamo optato per
Longues-sur-mer, dove è ancora intata e visitabile la batteria tedesca;
il Musee de debarquement di Arromanches, un'interessantissima
esposizione di plastici e audiovisivi, costruita proprio davanti al
porto artificiale degli alleati; il grande museo di Caen che ripercorre
in maniera talvolta anche cruda gli avvenimenti più significativi della
guerra; il cimitero di Colleville-sur-Mer, che custodisce le
spoglie dei soldati americani caduti nella battaglia di Normandia e
sorge su una scogliera sovrastante Omaha Beach; il promotorio di Pointe du Hoc a picco sul mare, fu
scelto dai Tedeschi per edificare una potente batteria d’artiglieria
capace di spazzare un largo settore della costa, tra Utah Beach ad
ovest, Omaha Beach ad est.