sabato 10 giugno 2017

AUSCHWITZ E BIRKENAU: UNA VISITA STRAZIANTE

Sembra di vederli, corpi esili e malandati che si trascinano per inerzia, sguardi vuoti e mani fragili che reggono una ciotola di acqua sporca e radici. Sarà la loro cena, poi forse una preghiera a Dio, che possa mettere fine a tutto questo, forse anche alla loro vita. E invece no, domani è un altro giorno uguale a tutti gli altri, fatto di violenze e torture, di sofferenze e privazioni, di speranze perdute.
"Lasciate ogni speranza o voi che entrate" era scritto sulla porta dell'inferno. E qui, all'inferno ci si arrivava con il treno.

 L'immagine può contenere: cielo, pianta e spazio all'aperto


Era qualche anno che promettevo a mamma di portarla Cracovia, la cui visita al complesso di Auschwitz-Birkenau vale da sola il viaggio. E rimandavo perché sapevo che non sarebbe stato un viaggio di piacere, di risate e spensieratezza; forse bisogna essere pronti, o forse no, bisognerebbe solo andare e vedere con i propri occhi. Sono poche le parole che posso usare per descrivere la visita al più' noto campo di sterminio nazista di Birkenau: straziante, toccante, dolorosa, impressionante. Un enorme terreno desolato che sembra non avere confini, intervallato da recinzioni in filo spinato e pochissime baracche sopravvissute al rogo post-liberazione; due binari che corrono paralleli, ma che non vanno da nessuna parte e segnano l'inizio di un viaggio senza ritorno. 
C'è molta gente, scolaresche e gruppi organizzati, eppure ci si sente soli, abbandonati e afflitti da una storia senza giustizia, una storia che non ha insegnato niente e che si ripete. Si puo' camminare liberamente per il campo fino a raggiungere le rovine delle camere a gas e dei forni crematori.

Non meno toccante è la visita del campo principale di Auschwitz, distante una paio di chilometri e raggiungibile con una navetta gratuita (da aprile a ottobre). Si entra dal tristemente celebre cancello e si segue un percorso che si snoda all'interno delle baracche, al cui interno si trovano fotografie, documenti, oggetti personali e la raccapricciante raccolta di capelli e scarpe. Si passa poi al muro della morte, dove venivano fucilati i prigionieri mentre i più' sfortunati finivano torturati nelle celle di isolamento (qui i passaggi sono stretti e manca l'aria, per cui siate pronti a rinunciare se soffrite di claustrofobia). La visita termine con la terrificante visita all'interno di una camera a gas e di un forno crematorio. E dopo questa, avrete bisogno di vodka, tanta vodka. 




























CRACOVIA: TIP FOR TRIP

Lo ammetto: le città dell'est Europa non sono mai state la mia priorità;infatti, all'atmosfera decadente della Belle Epoque ho sempre preferito le sfavillanti e moderne capitali, vibranti di energia positiva e futuristica. Tuttavia sono stata piacevolmente colpita dalla breve visita di Cracovia e la consiglio per un weekend all'insegna del buon cibo e della straziante ma inevitabile storia recente, che non vi metterà certo di buonumore (per questo esiste la vodka del bisonte) ma vi farà riflettere, eccome se vi farà riflettere.
Arrivarci è davvero semplice con la cara e vecchia Ryanair che in men che non si dica vi porta a circa un'ora di bus dal centro città. Qui, abbiamo prenotato un appartamento su Booking.com per un prezzo wow (€ 40 a notte due camere, bagno e cucina a 5 minuti a piedi dal centro).
Il centro storico è pedonale: i più' romantici potranno approfittare di un giro in carrozza per le vie medievali, mentre quelli che come me non sopportano lo sfruttamento dei cavalli nelle città e si fanno paladini di un turismo green e sostenibile useranno le proprie gambette per andare alla scoperta di scorci storici. La leggenda narra che la città fu fondata grazie alla sconfitta di un drago e l'atmosfera mitica aleggia ancora oggi tra le sue strade medievali, dove tra mura e antichi palazzi gli eleganti caffé ottocenteschi si alternano a locali e pub frequentati da universitari che le danno un aspetto più' vivace e giovane.
Per visitare la città ci siamo affidati all'organizzatissima ed efficiente associazione https://freewalkingtour.com/ con delle guide (anche in italiano) davvero super: sono studenti che si mettono al servizio del turista per promuovere la città e guadagnare qualche soldo con le mance. Il tour del centro storico dura due ore e mezza e Paolo, la nostra guida, ci ha illustrato in maniera eccellente i vari aspetti della storia, dell'economia, dell'arte e della realtà moderna tanto che nel pomeriggio abbiamo deciso di seguire anche il tour della "Cracovia Ebraica" che si snoda per le vie del quartiere Kazimierz, passando per il ghetto, le sinagoghe fino alla fabbrica di Schindler. Vi consiglio vivamente di affidarvi a questi ragazzi preparati e innamorati della loro città per entrare nel vivo della storia e della cultura di Cracovia. 

COSA VEDERE IN CITTA'

Ecco le principali attrattive della città. Consiglio vivamente di affidarsi a una brava guida che vi accompagni in un tour storico per gli angoli più' nascosti della città.


  • Castello reale del Wawel. Situato sulla collina che domina la città questo complesso di palazzi storici ospita le camere di Stato, gli appartamenti reali privati e la cattedrale. Si paga solo l'accesso ai palazzi. 
  • Basilica di Santa Maria. La chiesa principale della città non poteva avere un aspetto diverso: maestosa, imponente e con quel tocco di gotico che sta tanto bene a Cracovia, aleggiano intorno ad essa leggende su leggende e lo squillo di tromba suonato ad ogni ora dalla torre più' alta incanta la piazza che sembra fermarsi per un minuto e tornare indietro nel tempo.
  • Fabbrica di Schindler. Si arriva con una lunga passeggiata dal centro storico o con un comodo tram. All'interno della fabbrica il cui proprietario salvò migliaia di ebrei durante il regime nazista sorge un museo interattivo. 
  • Collegium Maius. Per mancanza di tempo purtroppo non abbiamo potuto visitare all'interno l'edificio universitario piu' antico della Polonia, frequentato da un certo Niccolò Copernico, i cui strumenti di ricerca sono esposti nelle sale storiche. Mi mangio le mani anche per non aver visto il "mappamondo jagellonico" del 1510, ovvero il piu' antico che riporti anche il continente americano.



giovedì 18 maggio 2017

MAGICA SANTORINI IN LIBERTA'



Là dove il meltemi soffia tra le bianche cupole e increspa le onde di un blu intenso, dove la natura ti ricorda che da un momento all'altro qualcosa al centro della terra potrebbe muoversi e con un'esplosione colorare il cielo azzurro di macchie infuocate e lapilli, dove i volti invecchiati e segnati dal sole scrutano l'orizzonte aspettando i pescatori tornare e folle di turisti volgono lo sguardo a ovest, in attesa del tramonto più emozionante della loro vita. Là dove il vento mi scompiglia i capelli mentre nel silenzio assoluto osservo dall'alto la Caldera: casette di un bianco accecante abbarbicate sulla roccia resistite al terremoto del 1956 delimitano il profilo a picco sul mare, e dai porticcioli mandrie di asini stanchi e annoiati trascinano in groppa gli ultimi turisti della sera.



Sono due anni che ci penso e adesso voglio togliermi il pensiero. Andrò a Santorini, costi quel che costi (anzi, considerato il budget meglio di no...andrò a Santorini e spenderò pochissimo).
Eh sì, perché ho scoperto - nelle mie lunghe ed estenuanti ricerche sul web - che l'isola più chic delle Cicladi può essere anche molto economica: bisogna armarsi di pazienza e trovare l'occasione giusta, ma attenzione a non confondere gli zeri che qui aumentano facilmente...avete presente
l'immagine-tipo della suite con Jacuzzi privata vista Caldera? Ecco, perché in quel caso con € 290 a testa (il prezzo pagato per 8 giorni in residence con piscina, volo, noleggio quad) non ci farete molto. Se siete in viaggio di nozze godetevi i meravigliosi tramonti dalla vostra terrazza privata e bevete uno champagne anche per me.
Ma se la vostra intenzione è vivere l'isola ed esplorarla in ogni angolo dando un'occhio al portafogli allora posso darvi qualche consiglio.

DOVE DORMIRE

Ho prenotato la struttura con parecchi mesi di anticipo, scegliendo l'opzione Non-rimborsabile su
Booking.com per risparmiare quasi € 50. Li ho spulciati tutti, guesthouse, b&b, hotel, affittacamere, residence, appartamenti privati; ho confrontato prezzi, servizi, posizione perché non volevo spendere una fortuna ma non volevo neanche trovarmi lontano da tutto o in una topaia! Da quel che ho visto ti affittano un po' di tutto, case senza finestre o seminterrati ma alla fine con € 15 a testa per notte abbiamo trovato questo carinissmo residence, Mandilaria Studios, a metà strada tra Emporio e Perissa/Perivolos (quindi la parte sud dell'isola), a 5 minuti di quad dalle famose spiagge nere e dai locali della movida notturna. A 20 metri c'è un Carrefour, ma guardatevi intorno perché troverete supermercatini più forniti ed economici. La struttura dispone di mono e bilocali, noi avevamo un ampio monolocale vista mare con angolo cottura. L'area piscina è sempre molto pulita e tranquilla e il personale è disponibile. Voto: per il rapporto qualità prezzo assolutamente 10!.

 COME MUOVERSI 

Certo Perissa rimane un po' lontana dalle attrazioni principali dell'isola ma se la vostra intenzione é comunque quella di girare non fatevi spaventare da qualche km. Per darvi un'idea, con il quad (che comunque a stento supera i 60km/h) ci vogliono circa 30 minuti per raggiungere Fira, 10 in piu' per arrivare a Oia. Per il noleggio abbiamo pagati circa € 22 al giorno e il quad é di gran lunga preferibile all'auto: primo perché permette di inerpicarsi lungo sentieri sterrati e secondo perché in alcuni punti le strade sono veramente strette (e i parcheggi inesistenti). Quindi, se non volete passare l'ora del tramonto in coda come se foste in tangenziale a Milano, preferite un mezzo a due ruote.

Avevo comprato una guida Marco Polo che si é rivelata abbastanza inutile se non per una bella cartina stradale con segnate anche le strade scondarie. Vi consiglio di recuperarne una poiché la maggior parte sono prive di cartelli...e non illuminate.

COSA E DOVE MANGIARE

Sul "cosa" si potrebbe scrivere un libro intero dato che la cucina dell' isola è costituita da un mix di provenienza mediterranea e orientale. Troverete spesso piatti unici come la moussaka (un delizioso sformato a base di melanzane, patate, carne di agnello e besciamella) oppure piatti composti da souvlaki (carne di pollo, maiale o agnello) o gyros (spiedini) accompagnati da salsa tzaziki (a base di yogurt e cetrioli), patate fritte o al forno, pomodori e peperoni ma non è raro che i menu presentino antipasti, primi e secondi, oltre che abbondanti porzioni di grigliate miste di carne e pesce. Tra gli antipasti dobbiamo ricordare (e provare) la già nominata salsa tzaziki, la taramosalata (a base di uova di pesce), la feta al forno (o fritta, che io adoro), le zucchine ripiene di carne e i pomodori ripieni con riso, lo hummus di fave e gli involtini di foglia di vite. I miei must sono l'insalata greca con pomodori, feta, cipolle, cetrioli, peperoni, il gyro-pita , una piadina morbida che avvolge uno spiedino di pollo o maiale insieme a patatine fritte, fettine di pomodoro e anelli di cipolla affettata finemente,il tutto, condito con una generosa dose di salsa tzatziki (e piu' grosso e gocciolante di salsa è, meglio è) e infine il tiropitta, un fagottino di pasta fillo ripieno di feta (gnaaaaaaaaaaaaam).
State tranquilli poi che neanche a Santorini morirete di fame. Certo, se volete concedervi una cenetta romantica nella stupenda Imerovigli o un aperitivo chic al tramonto da una terrazza di Oia dovete -come si suol dire sganciare un po' di grana- ma vi assicuro che si può mangiare molto bene anche spendendo il giusto (o a volte pochissimo).
Ecco le mie dritte!

1. GRANDMA'S RECIPES. Una specie di bar/chioschetto che fa delle pite xxl davvero buone, la scelta è variegata, la birra ghiacciata, i tavoli all'ombra, il servizio cortese e veloce e il conto economico! Si trova sulla main street di Perissa.
2. CAPTAIN NIKITAS. Va bene, lo spettacolo greco è un po' kitsch e turistico, ma il giardino dove si cena è veramente carino. A fine cena, canti e balli tipici e giu' ouzo a volonta'. Da provare solo se siete gia' a Kamari.
3. GOD'S GARDEN. Un nome una promessa. Si cena in un'atmosfera famigliare e amichevole sotto un pergolato, in una traversa della strada per Perissa. Serve i piatti tipici della tradizione e i camerieri danno consigli su cosa provare. L'unica cosa è che le porzioni sono enormi (la mia moussaka era per tre), quindi ordinate poco alla volta o.... andate con molta fame! Conto piu' che onesto.
4. IL PITARO DI EMPORIO. Mi ero ripromessa di fare una gran pubblicità a questo localino spartanissimo sulla piazzetta principale di Emporio, ma il volantino è tutto in greco e non ho mai capito come si chiamasse... si trova davanti alla chiesa, a destra del parcheggio e lo riconoscete perche' fuori ha solo 4-5 tavoli di plastica. Le sue pite sono eccezionali, le piu' buone provate a Santorini, ben farcite e gustose e poi bhe .... per € 2,30 l'una vale la pena prenderle anche da asporto per merenda.
5. MICHALATOS BAKERY. Le bakery vendono molti prodotti da forno, e non solo dolci. abbiamo trovato questa graziosa panetteria sulla strada di Kamari per una merenda veloce: torta salata alla feta e prosciutto e smoothie di frutta fresca: da provare!
6. ACROPOLIS. Ampia taverna arredata in stile tipico all'inizio del lungomare di Perissa. Come molti altri ristoranti in zona, offre gratuitamente il servizio spiaggia (lettini comodissimi e ombrelloni) a patto che si pranzi da loro. C'è anche il servizio all'ombrellone volendo, per una birra fresca o un cocktail. Si pranza vista mare, rilassati dal fresco meltemi, mentre sfilano vassoi di pesce e fritti invitanti. Abbiamo mangiato bene e abbondante e mai speso piu' di € 24 in due.
7. OBELIX PSITOPOLEIO. Ecco il corrispondente greco del food truck: gyros pita a volonta', ottime insalate, souvlaki, kebab da gustare (probabilmente in piedi visto che ci sono 4 posti a sedere) nella vivace Fira spendendo poco.
8. MEAT GRILL. Nel centro pedonale di Fira abbiamo trovato questo locale che ha una spaziosa terrazza al piano superiore. Siamo tornati 3 volte da quanto ci siamo trovati bene. Posto molto easy, si mangia senza tovaglietta e ti portano la carne direttamente nella terrina; hanno i menu combinati e la possibilità di fare assaggi di diverse pietanze. Il servizio è super amichevole e il conto davvero basso per essere in centro a Fira.

DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE

- I TRAMONTI. Va bene, i tramonti sono belli ovunque e diciamo che a Oia sono riusciti a creare un bel business con la storia che tutti vanno a vedere il tramonto alla rocca e rimangono imbambolati al calar del sole svegliandosi poi per un fragoroso applauso. Ma andateci, partite con largo anticipo per trovare posto sulle rovine e portate due birrette, osservate il sole che si immerge nel mare e poi giratevi... alle vostre spalle Imerovigli e Firostefani si stanno puntellando di luci, fate le foto a questa parte di versante mentre centinaia di persone rovinano il tramonto con i bastoni da selfie.
Un altro luogo, meno romantico ma anche meno affollato, è il parcheggio sterrato subito dopo la deviazione per il porto di Athinios.
In alternativa, a Fira troverete molti locali con terrazza sulla caldera per fare un aperitivo mentre il cielo si tinge di arancione (in realtà i prezzi non sono cosi assurdi, una birra e un cocktail € 14 ma visto il panorama ci stanno tutti). 
- IL FARO. Sempre a bordo del vostro quad scassone giungete all'estrema punta meridionale dell'isola e poi percorrete un breve tratto a piedi. La strada per arrivare è panoramica e bellissima e offre molte piazzole di sosta per ammirare la caldera in tutto il suo splendore.
- RED BEACH. Il mio consiglio è: andate, fate due foto, un tuffo nelle acque cristalline e poi
scappate dalle orde di turisti confusionari che la affollano! E' una spiaggia sicuramente particolare col suo colore rosso accesso ma se preferite la tranquillità non fa per voi (ah tra l'altro, non vi ho ancora detto di non andare a Santorini per le sue spiagge???).
- SPIAGGE NERE. Vi spiego il perchè della mia affermazione qui sopra: trovo che Santorini sia davvero magica e i suoi panorami mi hanno più volto tolto il fiato ma le sue poche spiagge non sono granchè, fatta eccezione forse per la spiaggia nera attrezzata del tratto Perissa-Perivolos, dove si trovano anche taverne e locali per uscire la sera.
- IMEROVIGLI si dovrebbe chiamare Ameraviglia. Piccolo agglomerato di casette bianche arroccate e perlopiu' trasformate in residenze di extralusso, è di gran lunga meno vivace della vicina Fira e meno nota di Oia. Tuttavia, la sera sembra calare sul borgo un velo di magia, l'atmosfera è surreale, e le note di un violino ci accompagnano mentre curiosiamo tra i vicoli strettissimi.
- OIA. Bella, elegante e pulita, è la protagonista delle immagini che trovate su Google. Avete presente
lo stereotipo della chiesetta bianca con cupola azzurra che si erge maestosa sulla caldera? Ecco, è a Oia. Meta chic di ricchi americani, merita comunque una visita per la bella passeggiata lastricata e per i negozi di artigianato e gioielli.
- FIRA. Piu' caotica e abbordabile di Oia, è formata da vicoli e viuzze che straripano di locali e negozietti. Qui arrivano le navi da crociera e spesso le stradine sono intasate. E' ricca di taverne e ristoranti per tutte le tasche, locali, bar, pub mentre il versante sul mare offre una vista impagabile sulla caldera.
- MESSARIA. Situato nel centro dell'isola ma facilmente raggiungibile con un mezzo, Messaria è un delizioso borgo tipico cicladico, caratterizzato da casette di un bianco abbagliante con le finestre azzurre e bouganvilles fuxia che creano qualche striscia di ombra. Il momento migliore per visitarlo è all'ora di pranzo (sì è da pazzi, il sole è cocente e la fame si fa sentire) ma camminare tra i vicoli silenziosi e deserti dà veramente una sensazione di pace. Meno famoso ma non meno suggestivo è il
borgo antico di Emporio (esatto, dove c'è il pitaro piu' buono dell'isola): qui abbiamo incontrato solo un'altra coppia di turisti e qualche gatto insonnolito all'ombra dei pergolati. Vale sicuramente una visita.
- ESCURSIONE AL VULCANO. Prenotando una visita in una delle tante agenzie presenti sull'isole è possibile fare l'escursione al vulcano di fronte. Il trekking non è difficile ma consiglio scarpe da ginnastica, acqua, crema solare e cappello. Noi siamo andati con la barca Aponis tramite la Water blue travel agency che si trova al porto vecchio di Athinios: la nostra eccellente guida ci ha fornito dettagli e spiegazioni di carattere naturalistico, geografico, artistico, per poi passare a parlare della politica attuale, la storia, il turismo traducendo di volta in volta in 4 lingue per accontentare tutti i passeggeri! Dopo il vulcano, ci hanno portati a fare il bagno nelle sorgenti di acqua calda (niente di eccezionale se siete stati alle terme di Saturnia:-) ) e poi sull'isola di Thirasia che merita sicuramente una visita: una volta attraccati al porto si puo' scegliere se rimanere a oziare in una delle taverne praticamente sull'acqua o salire fino in cima all'isola percorrendo Dio-solo-sa- quanti ripidi gradini, ma non preoccupatevi, anche qui su c'è una bella taverna e la vista è - tanto per cambiare - incredibilmente mozzafiato.











venerdì 3 giugno 2016

GUINNESS E BUONA MUSICA NEI MIGLIORI PUB DI GALWAY

Galway è una vivace cittadina universitaria dove ho avuto la fortuna di vivere per qualche mese. Mi porto nel cuore le immagini di un centro storico sempre affollatissimo, con i suoi negozietti tipici, il molo e le banchine, i verdissimi prati di Claddagh con le casette colorate che contrastano con le nuvole cariche di pioggia che vengono  spazzate via dal vento in men che non si dica per lasciare spazio a un cielo azzurro che più azzurro non si può.
La vita scorre tranquilla qui, tra ristorantini che servono ostriche e tanti, tantissimi, innumerevoli pub (si dice che nella contea ce ne siano ben 300).
La concenzione del pub per un irlandese è molto diversa dalla nostra: è un punto di incontro tra persone di ogni età, una pausa relax a metà mattina, una birra ghiacciata dopo una lunga giornata di lavoro, della buona musica per tirare tardi. Mi piace immaginare che l'irlandese stia al pub come l'Italiano sta al caffé espresso: da soli o in compagnia, rappresenta comunque un momento per staccare la spina.
E allora ecco la lista dei miei preferiti e....Slainte a tutti!

  1. ROISIN DUBH. Non potevo non metterlo al primo posto. All'esterno una rosa nera vi accompagna all'ingresso di questo locale su due piani diventano un must per gli amanti della musica dal vivo di un certo calibro. Aperto 7/7 fino alle 2 di notte è un'ottima alternativa ai clubs (discoteche) e la terrazza fumatori vi permetterà di fare tantissime nuove amicizie con gente del posto e stranieri. Si trova in Dominick Street.
  2. QUAYS. Situato nel pieno centro storico è il pub più scenografico della città in quanto è situato du due livelli e l'interno ricorda una nave, con tanto di arredamento piratesco, con salette dove bere una pinta in tranquillità e balaustre per assistere alle sessioni di musica live. Ci sono ben tre bar e una saletta riservata a chi vuole mangiare (specialità della casa sono le ostriche). Si trova in Quay Street.
  3. KING'S HEAD. Anche questo di grandi dimensioni e disposto su vari livelli, è situato all'interno di un antico palazzo medievale; vi stupirà per le salette con i camini e l'arredamento d'epoca rivistato in chiave moderna. Sul palco si esibiscono ogni sera band musicali che fanno scatenare una clientela prevalentemente giovanile e straniera durante l'anno accademico, mentre in estate è preso d'assalto dai turisti ma vale la pena almeno berci una pinta. Si trova nella via principale della città, High Street.
  4.  TIGHNEACHTAINS. Non ho frequentato moltissimo questo pub perché sempre stracolmo di gente ma la sua atmosfera è quasi fiabesca: suddiviso in piccole salette tappezzate di locandine e poster di eventi degli anni passati, lo si riconosce facilmente per le sue pareti esterne gialle e blu che lo rendono il pub più bohemien della città. All'esterno ci sono numerosi tavolini. Si trova nel centro storico, a Cross Street.
  5.  TIG COILI.
    Lo storico pub situato in pieno centro e riconoscibile dalla facciata rossa è celebre per l'atmosfera amichevole e la musica tradizionale celtica suonata spesso dagli stessi proprietari. Frequentato maggiormente da senior è comunque un'occasione d'oro per ascoltare i racconti di vecchi marinai, magari in lingua gaelica....
  6.  THE FRONT DOOR. E' un locale molto grande che si differenzia dai tradizionali pub in quanto si balla anche musica revival e dance moderna ed è aperto fino alle 2 di notte. La cucina è aperta fino alle 21.00 ed è possibile sedersi ai tavoli che danno sull'affollatissima High Street. La clientela è piuttosto giovane.
  7.  MONROE'S. Leggermente defilato dal centro storico ma comunque raggiungibile a piedi si trova all'angolo di Dominick Street e può essere un pre-serata per poi spostarsi al vicino Roisin Dubh. Ogni martedì potrete cimentarvi nelle danze tradizionali irlandesi o limitarvi a seguire estasiati i ballerini battendo le mani a ritmo di musica.
  8.  MURPHY'S. Situato in High Street è un piccolo pub dove sorseggiare tranquilli una Guinness in un'atmosfera rilassata e amichevole.
  9.  BIERHAUS. E' un locale di stampo internazionale con una vasta selezione di birre, sidro e liquori che ospita spesso content di musica contemporanea.
  10.  CRANE BAR. Questo piccolo pub è una chicca imperdibile per gli amanti della musica tradizionale irlandese: i suonatori di violino, banjo, flauto e strumenti a percussione vi lasceranno di sicuro estasiati.
  11.  DE BURGOS. Questo locale fuori dal centro e poco frequentato dai turisti sorge all'interno di una ex cantina che rende l'acustica molto particolare. La location è piuttosto romantica e adatta ad una serata tranquilla.
  12.  MASSIMO. Più che un pub è un  lounge bar più simile allo standard italiano. In ogni caso potete venire a prendere un buon cocktail, l'atmosfera è giovane e moderna.
  13.  COLLEGE BAR AT NUIG. E' il locale all'interno del campus universitario dove si svolgono feste a tema in occasioni degli eventi più importanti dell'anno. La clientela è giovanissima ma è l'ideale per chi vuole fare amicizia.
  14.  SALLY LONG. Se siete amanti del rock e del metal adorerete questo posto. Il murales all'esterno è un ottimo biglietto da visita e la pinta di Murphy's a € 2,50 è imperdibile.
  15.  THE SKEFF. L'elegante e finemente decorato pub di Eyre Square fa parte del complesso dello Skeffington Hotel & Restaurant. Il locale può ospitare fino a 1500 persone ed è quindi l'ideale per una serata in compagnia o in gruppo. Se andate il venerdì o il sabato incontrerete di sicuro qualche Hen Party (fare l'addio al nubilato in maniera molto vistosa ed eccentrica va molto di moda in Irlanda), non perdete occasione di fare una foto con la sposa o di partecipare ai loro scherzi!
  16.  THE SPANISH ARCH. Prende il nome dal celebre monumento sito nelle vicinanze. L'esterno è in pietra mentre l'interno è abbastanza elegante e sobrio. Il locale è celebre per le sessioni di musica tradizionale rivisitata in chiave moderna suonata da giovani e entusiasti musicisti. 

Ovviamente questi sono solo i miei preferiti ma ce ne sono moltissimi altri che sapranno soddisfare le esigenze più varie. L'unica cosa è che prima bisogna provarli tutti.
SLAINTE!

venerdì 6 maggio 2016

MAGIA E ADRENALINA AGLI UNIVERSAL STUDIOS DI HOLLYWOOD

Ebbene lo ammetto: a 30 anni e in ogni viaggio che si rispetti devo includere almeno un giornata in un parco divertimenti. Nella vita frenetica di tutti i giorni ho così poche occasioni di svago che in questi posti mi trasformo, mi libero dallo stress accumulato in mesi di duro lavoro e sono invasa da una frizzante aurea di felicità. L'adrenalina scatenata da una montagna russa o da un vortice impazzito all'interno di una proiezione 5D mi danno una botta di energia che mi dà la carica che dura  ben oltre il mio ritorno. Attori in costume, fedeli riproduzioni cinematografiche, enormi e colorati

negozi di caramelle, giostre e attrazioni ti catapultano in un'altra dimensione e per un giorno tutto è concesso, anche indossare un cappello di Minnie o comprare un lecca-lecca a forma di mela di Biancaneve...
Quando ero piccola non potevamo permetterci grandi viaggi ma i miei genitori ci portavano tutti gli anni a Gardaland, poi tutti i miei coetanei sono"cresciuti" e io sono rimasta fissa con l'idea che un giorno avrei voluto vedere il vero west, non quello di cartongesso, al punto che nel 2014 io e il mio neo-marito siamo partiti per un viaggio On the road negli USA. E la nostra prima tappa sono stati - ovviamente - gli Universal Studios di Los Angeles.

Raggiungerli è abbastanza semplice, tuttavia il parcheggio è un po' costoso (da $18 a $35 a seconda della vicinanza all'ingresso); inoltre noi siamo stati il 1 novembre e il parco si preparava ad accogliere migliaia di visitatori per la grande festa Halloween Horror Night, e quando siamo usciti c'erano chilometri di code...
Da Hollywood Boulevard si prende la linea rossa della metropolitana e in men che non si dice si arriva ai piedi di una collina, dove ogni 10-15 minuti parte uno shuttle bus gratuito che porta direttamente all'ingresso del parco.
Il prezzo di ingresso è salato: costa $95 se comprato online, circa $115 se comprato in biglietteria, ma noi avendo risparmiato sugli alloggi e accontentandoci di mangiare street food ci permettiamo questa piccola follia.
L'ambientazione - inutile dirlo - è in pieno stile hollywoodiano, tutto rimanda al mondo del cinema, c'è ancora poca gente e possiamo iniziare a goderci le prime attrazioni.

- SHREK 4D. Da grande fan di Ciuchino trascino Dario all'interno di questo castello magico che anticipa quello che ci aspetta. Lo spettacolo è una proiezione in 4D molto divertente con sedili mobili, spruzzi di acqua, vento e altri effetti speciali che fanno sembrare di essere davvero nel mondo delle fiabe.
- IL CASTELLO DI HARRY POTTER  era ancora in costruzione ma mi sono ripromessa di tornarci per scoprire tutti i segreti di Hogwarts!
-  THE SIMPSONS RIDE. Avete presente Krustyland, il parco divertimenti dedicato all'ambiguo clown del cartone animato I Simpsons? Ecco, esiste davvero e si trova qui! A bordo di una navicella si viene proiettati prima a Springfield e poi nello spazio, evitando asteroidi e cercando di portare a termine la missione. Sarete sorpresi quando scoprirete che è tutta finzione e fa parte di un incredibile e ultratecnoclogico effetto ottico. Non potevano certo mancare - una volta usciti - il negozio di ciambelle e la birreria Duff. 
- UNIVERSAL PLAZA - nella piazza principale del Parco si incontrano ad orari prestabiliti vari personaggi appartenente alla storia della Universal: da Marilyn Monroe ai Minions, da Harry Potter a Scooby Doo non perdete occasione di farvi fare una foto con i vostri idoli.
- SPECIAL EFFECTS SHOW -  in questo teatro potrete scoprire i trucchi del mestiere e gli effetti speciali usati nei film.
- TRANSFORMERS 3D- THE RIDE.  Ammetto di non essere una patita del genere ma già che c'ero non potevo perderlo, e che errore se l'avessi evitato! Si tratta di un'attrazione interattiva in 3D a 360°  a bordo di una sorte di macchina del futuro in movimento: la scena si svolge completamente intorno allo spettatore che per qualche minuto perde la percezione del reale e si trova coinvolto anima e corpo in scene di combattimento tra robot. Senza dubbio, una delle mie attrazioni preferite di sempre...
- REVENGE OF THE MUMMY - THE RIDE.  Un'emozionante montagna russa al chiuso che ti catapulta nei luoghi più segreti delle antiche tombe egizie. Oltre agli incredbili ed estremamente realistici effetti speciali, saranno le svolte improvvise e la fuga a marcia indietro a lasciarti con il cuore in gola.
- JURASSIC PARK - THE RIDE è l'unica attrazione acquatica degli Studios. Solo che il cartello con scritto "attenzione in questa attrazione ci si bagna" dovrebbe essere sostituito con "attenzione, uscirete da qui bagnati fradici come se vi foste buttati in mare vestiti". A bordo di una barca che
naviga nel buio ci si lancia letteralmente giù per una cascata fino a finire in mezzo ad una giungla di dinosauri, ovviamente super realistici. Il divertimento è assicurato.
- DESPICABLE ME MINION MAYHEM.  Per tutti coloro che dubitano
della reale esistenza dei Minions... dopo un adrenalinico tour in 3D nella loro casa pazza li potrete incontrare e spupazzare, ma attenzione, il cattivissimo Gru è in agguato e non apprezzerà le vostre manifestazioni di affetto!
- WATERWORLD è un incredibile spettacolo sull'acqua dove viene riprodotto un set cinematografico con stuntmen acrobati, esplosioni, inondazioni e incidenti aerei... da vedere assolutamente. 
- STUDIO TOUR.  A detta di alcuni vale da solo il prezzo del biglietto, preparatevi ad una lunga coda di attesa (ma comunque all'ombra e con gli attori che vi faranno compagnia) e salite sul trenino che vi condurrà quasi fuori dal parco, ai piedi della collina, all'interno di veri e propri set cinematografici. Percorrendo strade viste molte volte nei film vi ritrovere all'interno dell'ambientazione di Ritorno al Futuro, passando per la piazza di Una mamma per amica, e l'elegante quartiere di Wisteria Lane di Desperate Housewives. Arrivati a un laghetto attenzione alle braccia, lo squalo è in agguato! C'è poi la cittadina distrutta de La guerra dei Mondi con tanto di aereoplano sfasciato e il motel di Psycho. La parte più divertente del tour è però quando si viene catapultati in una vera scena da film, con tanto di esplosioni, inondazioni in metropolitana e una lotta all'ultimo sangue tra King Kong e un dinosauro. 


 Come ogni parco che si rispetti l'offerta gastronomica è ampia e variegata, dalle pizzerie al tex-mex, dal baracchino degli hot-dog alla steak house ce n'è davvero per tutti i gusti, ad un prezzo tutto sommato ragionevole.
Portatevi eventualmente uno zainetto con la scorta di acqua e un cambio abiti da usare dopo le attrazioni in cui ci si bagna.
Che consiglio posso darvi? Nessuno, liberate la mente e immergetevi a 360° in questa pazza avventura! Buon divertimento!



















giovedì 5 maggio 2016

LA SERENITA' SOSPESA TRA ACQUA E ROCCIA: L'EREMO DI SANTA CATERINA DEL SASSO.

E' uno dei pochi luoghi che riesce a infondermi serenità tutte le volte che ci vado. Sarà l'aurea mistica che lo circonda, sarà il paesaggio mozzafiato che lo circonda, sarà che è poco conosciuto dal turismo di massa ma l'Eremo di Santa Caterina si presenta come uno scrigno d'oro che spunta dai massi prominenti della montagna retrostante.
Il suo fondatore fu un ricco mercante, tale Alberto Besozzi, che approdò qui a causa di un nubifragio nel 1170; dopo 35 anni da eremita, egli divenne un punto di riferimento spirituale per coloro che fuggivano dalla pestilenza.
Gli eremiti che lo succedettero si impegnarono nella regola di Sant'Agostino ad una vita di privazioni e preghiera, e costruirono una cappella dedicata a Santa Caterina d'Egitto e le chiese di San Nicola e Santa Maria Nova (periodo XII°- XIV° secolo).
I frati Domenicani prima e Carmelitani vissero per secoli nel convento e si occuparono del mantenimento dell'Eremo.
Il nome completo "Santa Caterina del Sasso Ballaro" è dovuto probabilmente alla leggenda-miracolo dei giganteschi massi che si staccarono dalla montagna ma rimasero bloccati dalla volta della cappella senza causare danni o vittime.
L'eremo è stato completamente ristrutturato dalla provincia di Varese ed è interamente visitabile (e gratuito!) scendendo i 240 gradini che separano il parcheggio dal lago, oppure un comodo ascensore scavato all'interno della montagna vi porterà in men che non si dica al convento.
Il porticato rinascimentale che conduce alla Chiesa offre un panorama mozzafiato sul lago e gli amanti della pittura troveranno interessanti i dipinti del '400 del figlio di Bernardino Luini.
Di particolare interesse ci sono inoltre il torchio in legno, l'organo della chiesa e le spoglie del fondatore.

Il piccolo Emporio all'ingresso vende prodotti di erboristeria locale, ceramiche, alimenti biologici del luogo e articoli religiosi.






LE FOTO SONO STATE PRESE DAL SITO UFFICIALE http://www.santacaterinadelsasso.com/galleria-fotografica

mercoledì 4 maggio 2016

TAPAS E NON SOLO : IL GUSTO VALENCIANO

Se c'è una cosa che non vi succederà a Valencia sarà avere fame. 
La bella città spagnola offre un panorama gastronomico eccellente nel quale i piatti della tradizione e le idee culinarie innovative si fondono in un'esplosione di gusti e sapori e i mercati -si sa- ne sono l'esempio.
Il Mercado Central è un imponente edificio modernista e i suoi colori non sono dovuti solo ai mosaici ma anche ai generi alimentari esposti sui banchi che vengono abbondantemente imbanditi ogni mattina di pesce fresco e verdure. La razionale distribuzione dello spazio interno fa sì che i banchi siano disposti su corsie rettilinee che dividono gli espositori in base alla merce venduta. Che dobbiate cimentarvi nella preparazione della paella o vogliate semplicemente concedervi uno spuntino d metà mattina, questo mercato vi offre tutto quello che la terra Valenciana può offrire: sfilate di Jamon Iberico e dolci tradizionali vi faranno venire l'acquolina in bocca. Qui è possibile anche fare acquisti per il cosiddetto pranzo al sacco, visto che si trovano panini imbottiti a partire da € 1!
All'interno non mancano i chioschi per pranzare, come ad esempio la Pulperia, una pescheria che prepara i piatti al momento. 
Anche all'esterno del mercato aprono in tarda mattinata bancherelle di street food e tapas; noi ad esempio abbiamo pranzato al Supergourmet, un baracchino con tavolini all'aperto e cucina a vista. Abbiamo gustato una paella, 2 crocchette di formaggio, un piatto di calamari fritti (e un mega panino con le seppie da portare via),il tutto condito da rinfrescante sangria per il modico prezzo di € 25 in due.
In giro per la città spuntano come funghi bar e locali con tavolini all'aperto dove si può consumare dalla colazione al dopocena; certo, molti posti sono trappole per turisti e si fanno pagare cari ma uscendo dalle zone più frequentate troverete una vastissima offerta.

DOVE MANGIARE 
Le Tasche sono minuscole "bettole" dove spesso ci sono solo un bancone e due o tre sgabelli; il menu è scritto sulla lavagna e consiste in tapas, ovvero piccole porzioni di piatti tipici, da accompagnare con un buon vino o una rinfrescante cerveza.  Noi abbiamo passato un paio di ore a oziare alla Tasquita La Estrecha, non lontano da Placa de la Reina, stuzzicando Patatas bravas con salsa all'aglio e paprika, bruschettina con filetto di sardine affumicate e olive ripiene.
Si differenziano dalle "Taberne" che sono sempre locali informali ma hanno più posti a sedere, servizio al tavolo e un menu più ampio. Oltre ai piatti della tradizione spagnola è possibile assaggiare i pinxos, ovvero delle tartine fatte a mo' di stuzzichino che potete servirvi da soli al bancone.
Le taperie sono i locali dove vengono servite le tapas, ovvero delle piccole porzioni di cibo: è usanza ordinare più tapas e condividerle con i commensali.
Esistono poi le Arrocerie, ristoranti specializzati nella preparazione del riso, ovvero la Paella nelle sue diverse forme. Io vi consiglio l'Arroceria La
Valenciana, situata nella tranquilla calle Juristal dove abbiamo gustato un ottima e abbondante paella: la qualità era ottima, il servizio eccellente e in più ci hanno offerto aperitivo e liquore...cosa chiedere di più?

  COSA MANGIARE

  1. Sembra scontato ma se non mangiate la Paella qui dove la volete provare? Il celeberrimo piatto
    tradizionale prende il nome proprio dalla padella in cui viene cucinato la cui versione originale è fatta con carne di pollo, coniglio, fagioli verdi. Il riso cuoce nel sugo di cottura della carne ed è il pranzo della domenica per eccellenza. Io la preferisco nella versione "mare", ovvero la Paella de Marisco, a base di calamari, cozze e scampi. La tradizione vuole che si mangi con il cucchiaio direttamente dalla padella.
  2. Sempre parlando di riso si possono trovare l’arroz a banda (riso con pesce), il riso nero (al nero di seppia), l’arròs amb fesols i naps, un piatto preparato con riso in brodo, fagioli e rape, e la fideuá (in cui, al posto del riso, viene utilizzata pasta corta).
  3. Le tapas più popolari in Spagna sono le patatas bravas, condite con salsa all'aglio, le sardine fritte, i montaditos, ovvero piccoli panini imbottiti, seppie alla piastra, calamari alla romana, piccoli taglieri di Jamon e formaggi, acciughe marinate all’aceto, crocchette al baccalà, al prosciutto o al formaggio, peperoncini ripieni, pesce sottosale. Ce ne sono ovviamente molte altre, frutto della creatività di chef e ristoratori ma vale la pena provarle tutte, no?
  4. Una preparazione tipicamente valenciana è l’all i pebre, uno stufato a base di patate, paprica, aglio ed anguille, oltre al suquet de peix (zuppa di pesce).
  5.  I tradizionali dolci valenciani, a causa di una notevole influenza musulmana, fanno abbondante uso di mandorle e miele. Tra i dolci più diffusi possiamo citare i rosetones, l’arrop i tallaetes e l’arnadí (preparato con zucca, patata dolce e mandorle), nonché i buñuelos (frittelle), consumati in particolare durante il periodo delle Fallas.

  COSA BERE

Con tutto questo mangiare non si può certo "murare a secco" e serve qualcosa per mandare giù il boccone. Valencia ha a disposizione una vasta offerta di vini bianchi e rossi regionali. Oltre alla celebre sangria, una bevanda a base di vino rosso, frutta e spezie, vale la pena provare la Agua di Valencia, un long drink fatto con spremuta di arance e spumante.
Analcolica -ma non per questo meno apprezzata - è l' Orchata, una bevanda rinfrescante derivata dal latte vegetale di un tubero che cresce nella regione. Per le sue proprietà dissetanti è consumata per lo più in estate, insieme ai fartons, dei dolci morbidi con glassa di zucchero.