Se c'è una cosa che non vi succederà a Valencia sarà avere fame.
La bella città spagnola offre un panorama gastronomico eccellente nel quale i piatti della tradizione e le idee culinarie innovative si fondono in un'esplosione di gusti e sapori e i mercati -si sa- ne sono l'esempio.

All'interno non mancano i chioschi per pranzare, come ad esempio la Pulperia, una pescheria che prepara i piatti al momento.

In giro per la città spuntano come funghi bar e locali con tavolini all'aperto dove si può consumare dalla colazione al dopocena; certo, molti posti sono trappole per turisti e si fanno pagare cari ma uscendo dalle zone più frequentate troverete una vastissima offerta.
DOVE MANGIARE


Le taperie sono i locali dove vengono servite le tapas, ovvero delle piccole porzioni di cibo: è usanza ordinare più tapas e condividerle con i commensali.
Esistono poi le Arrocerie, ristoranti specializzati nella preparazione del riso, ovvero la Paella nelle sue diverse forme. Io vi consiglio l'Arroceria La
Valenciana, situata nella tranquilla calle Juristal dove abbiamo gustato un ottima e abbondante paella: la qualità era ottima, il servizio eccellente e in più ci hanno offerto aperitivo e liquore...cosa chiedere di più?
COSA MANGIARE
- Sembra scontato ma se non mangiate la Paella qui dove la volete provare? Il celeberrimo piatto tradizionale prende il nome proprio dalla padella in cui viene cucinato la cui versione originale è fatta con carne di pollo, coniglio, fagioli verdi. Il riso cuoce nel sugo di cottura della carne ed è il pranzo della domenica per eccellenza. Io la preferisco nella versione "mare", ovvero la Paella de Marisco, a base di calamari, cozze e scampi. La tradizione vuole che si mangi con il cucchiaio direttamente dalla padella.
- Sempre parlando di riso si possono trovare l’arroz a banda (riso con pesce), il riso nero (al nero di seppia), l’arròs amb fesols i naps, un piatto preparato con riso in brodo, fagioli e rape, e la fideuá (in cui, al posto del riso, viene utilizzata pasta corta).
- Le tapas più popolari in Spagna sono le patatas bravas, condite con salsa all'aglio, le sardine fritte, i montaditos, ovvero piccoli panini imbottiti, seppie alla piastra, calamari alla romana, piccoli taglieri di Jamon e formaggi, acciughe marinate all’aceto, crocchette al baccalà, al prosciutto o al formaggio, peperoncini ripieni, pesce sottosale. Ce ne sono ovviamente molte altre, frutto della creatività di chef e ristoratori ma vale la pena provarle tutte, no?
- Una preparazione tipicamente valenciana è l’all i pebre, uno stufato a base di patate, paprica, aglio ed anguille, oltre al suquet de peix (zuppa di pesce).
- I tradizionali dolci valenciani, a causa di una notevole influenza musulmana, fanno abbondante uso di mandorle e miele. Tra i dolci più diffusi possiamo citare i rosetones, l’arrop i tallaetes e l’arnadí (preparato con zucca, patata dolce e mandorle), nonché i buñuelos (frittelle), consumati in particolare durante il periodo delle Fallas.
COSA BERE
Con tutto questo mangiare non si può certo "murare a secco" e serve qualcosa per mandare giù il boccone. Valencia ha a disposizione una vasta offerta di vini bianchi e rossi regionali. Oltre alla celebre sangria, una bevanda a base di vino rosso, frutta e spezie, vale la pena provare la Agua di Valencia, un long drink fatto con spremuta di arance e spumante.
Analcolica -ma non per questo meno apprezzata - è l' Orchata, una bevanda rinfrescante derivata dal latte vegetale di un tubero che cresce nella regione. Per le sue proprietà dissetanti è consumata per lo più in estate, insieme ai fartons, dei dolci morbidi con glassa di zucchero.