E' uno dei pochi luoghi che riesce a infondermi serenità tutte le volte che ci vado. Sarà l'aurea mistica che lo circonda, sarà il paesaggio mozzafiato che lo circonda, sarà che è poco conosciuto dal turismo di massa ma l'Eremo di Santa Caterina si presenta come uno scrigno d'oro che spunta dai massi prominenti della montagna retrostante.
Il suo fondatore fu un ricco mercante, tale Alberto Besozzi, che approdò qui a causa di un nubifragio nel 1170; dopo 35 anni da eremita, egli divenne un punto di riferimento spirituale per coloro che fuggivano dalla pestilenza.
Gli eremiti che lo succedettero si impegnarono nella regola di Sant'Agostino ad una vita di privazioni e preghiera, e costruirono una cappella dedicata a Santa Caterina d'Egitto e le chiese di San Nicola e Santa Maria Nova (periodo XII°- XIV° secolo).
I frati Domenicani prima e Carmelitani vissero per secoli nel convento e si occuparono del mantenimento dell'Eremo.
Il nome completo "Santa Caterina del Sasso Ballaro" è dovuto probabilmente alla leggenda-miracolo dei giganteschi massi che si staccarono dalla montagna ma rimasero bloccati dalla volta della cappella senza causare danni o vittime.
L'eremo è stato completamente ristrutturato dalla provincia di Varese ed è interamente visitabile (e gratuito!) scendendo i 240 gradini che separano il parcheggio dal lago, oppure un comodo ascensore scavato all'interno della montagna vi porterà in men che non si dica al convento.
Il porticato rinascimentale che conduce alla Chiesa offre un panorama mozzafiato sul lago e gli amanti della pittura troveranno interessanti i dipinti del '400 del figlio di Bernardino Luini.
Di particolare interesse ci sono inoltre il torchio in legno, l'organo della chiesa e le spoglie del fondatore.
Il piccolo Emporio all'ingresso vende prodotti di erboristeria locale, ceramiche, alimenti biologici del luogo e articoli religiosi.
LE FOTO SONO STATE PRESE DAL SITO UFFICIALE http://www.santacaterinadelsasso.com/galleria-fotografica